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di Giuseppe Longo

Un titolo suggestivo e invitante, “Le Stagioni del Carso Isontino”, per la nuova Stagione concertistica dell’Associazione “Thomas Schippers” che prenderà il via domani con la direzione artistica del maestro Carlo Grandi, il quale in questi giorni è stato molto impegnato a Gorizia quale componente della Giuria del Concorso violinistico internazionale “Rodolfo Lipizer” e a fine ottobre terrà una prestigiosa masterclass di violino a Vienna. La nuova proposta musicale, che prevede la organizzazione di ben quattordici concerti, sarà inaugurata al Parco Ungaretti di Castelnuovo sopra Sagrado dove, alle 18, ci sarà un concerto del “Duo Grandi”, con musiche di Wolfgang Amadeus Mozart, Johann Sebastian Bach, Béla Bartók e Giuseppe Tartini, oltre che degli stessi concertisti Carlo e Laura Grandi. L’appuntamento, che avviene in concomitanza con l’Equinozio d’autunno, prevede anche un’escursione storica a cura dell’architetto Silvo Stok in questi luoghi carsici che furono teatro della Grande Guerra, nella quale combatté lo stesso Giuseppe Ungaretti che immortalò quella immane tragedia nei versi di “San Martino del Carso”. Ma vediamo di scoprire meglio questa nuova rassegna che segue il Festival Schippers della scorsa primavera.

Silvo Stok


– Maestro Grandi, perché questa manifestazione musicale?
«Desidera essere una proposta innovativa e dinamica per valorizzare il territorio del Carso Isontino, attraverso la descrizione musicale, delle naturali mutazioni ambientali e delle diverse produzioni della sua terra nell’arco delle quattro stagioni dell’anno. Il programma generale prevede 14 concerti organizzati dall’Associazione Thomas Schippers, correlati a visite guidate ed escursioni storiche in siti carsici di alto valore storico e ambientale, nonché legati ad aziende che si occupano di eco-sostenibilità in un’ottica di conservazione e valorizzazione dell’identità culturale e naturalistica del territorio».
– E, allora, qual è l’obiettivo primario di questa originale Stagione?
«Quello di creare un’importante correlazione tra il repertorio musicale proposto e qli aspetti storico-naturalistici, turistici e produttivi del territorio carsico isontino, con particolare riferimento al Carso di Castelnuovo con il Parco Ungaretti, al territorio di Savogna d’Isonzo, alle pendici del Monte San Michele e al Carso di Fogliano Redipuglia».
– Quali saranno gli interpreti dei quattordici concerti?
«Protagonisti musicali della Stagione concertistica saranno, oltre al Duo Grandi, i musicisti dell’Orchestra Schippers che si presenteranno nei vari eventi in formazione di soli archi a parti reali. La Stagione concertistica si svolgerà prevalentemente nei Comuni che rappresenteranno l’Isontino in occasione della Capitale della cultura 2025 ed in particolare nell’area transfrontaliera del Carso Goriziano. A tale proposito, il nostro progetto intende valorizzare questo territorio, la sua storia, la sua produzione agricola, e offrire nuove opportunità di collaborazione alla popolazione transfrontaliera di questa terra, in proiezione del 2025».
– E, allora, come si svilupperà la Stagione?
«Si articolerà in 14 eventi concertistici e sei escursioni storiche, a cura dell’architetto Silvo Stok, noto esperto della Grande Guerra. Il primo appuntamento prevede nella villa di Castelnuovo che ospitò anche il grande Franz Liszt un concerto del Duo Grandi che proporrà musiche di Mozart, Bach, Tartini e Bartòk, oltre ad altre composte da mia sorella e da me stesso in alcuni dei siti più rappresentativi del Parco Ungaretti, intercalate proprio con le note storiche dell’architetto Stok».

L’Orchestra Thomas Schippers.

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In copertina, il Duo Grandi durante un precedente concerto a Castelnuovo sul Carso Isontino sopra Sagrado.

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